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Licenza Tabacchi Una Tantum: pagamento deducibile

La Deducibilità “Una Tantum” per il Rinnovo della Concessione

Ho letto sulla Voce del Tabaccaio questo interessante artciolo e lo riporto volentieri per come l’ho capito io. Tu consigliati sempre coi tuoi professionisti ed il tuo sindacato.

Nel complesso universo della contabilità semplificata, i titolari di concessione amministrativa, come i tabaccai con licenza novennale, si trovano davanti a un bivio normativo in occasione del rinnovo della loro licenza. La questione posta riguarda il trattamento contabile della quota “Una Tantum” versata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per il rinnovo della concessione: come gestire questa spesa nel regime di contabilità semplificata?

Contabilità Semplificata: Un Regime Misto cassa e competenza

La riforma introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 ha trasformato il regime di contabilità semplificata in un sistema “misto” che bilancia i criteri di cassa e di competenza. Secondo questo regime, i ricavi e le spese di esercizio seguono il criterio di cassa, ossia vengono registrati nel momento in cui avviene effettivamente il flusso finanziario.
Ma altri elementi del reddito, come le plusvalenze o le minusvalenze, seguono il principio di competenza, considerando quindi il momento in cui nasce il diritto a percepire ricavi o l’obbligazione a sostenere costi, indipendentemente dalla loro effettiva realizzazione finanziaria.

La Gestione dell'”Una Tantum” nel Rinnovo della Concessione

Quando si affronta la questione della “Una Tantum” per il rinnovo della concessione novennale, emerge un’importante distinzione. Questo tipo di spesa, pur essendo versata in un’unica soluzione all’inizio del periodo di concessione, non rientra nella logica immediata del criterio di cassa applicato alle spese di esercizio corrente. Al contrario, la sua deducibilità si inserisce nelle logiche dell’ammortamento dei costi dei diritti di concessione.

Deducibilità Ammortizzata nel Tempo

Le norme fiscali, in particolare l’art. 103 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), delineano che i costi relativi ai diritti di concessione sono deducibili in linea con la durata dell’utilizzo prevista, sia essa dettata dal contratto o dalla legge. Di conseguenza, la deducibilità dell'”Una Tantum” per il rinnovo della concessione si estende sull’intero arco dei nove anni di durata della concessione stessa, seguendo quindi il principio di competenza anziché quello di cassa.

Implicazioni per i Titolari di Concessione

Questa interpretazione offre ai titolari di concessione una chiara linea guida su come affrontare la registrazione contabile del rinnovo delle loro licenze, consentendo una pianificazione finanziaria e fiscale più accurata e lungimirante. La spesa “Una Tantum”, pur essendo versata in unico anticipo, si ammortizza nel tempo, riflettendo il valore e l’utilizzo della concessione nel corso della sua validità novennale.

La questione della deducibilità “Una Tantum” evidenzia l’importanza di una corretta interpretazione delle norme fiscali e contabili, specialmente per chi opera in regimi semplificati ma soggetti a complessità non trascurabili. Navigare attraverso queste acque richiede non solo una comprensione approfondita della legislazione vigente ma anche una capacità di applicarla pragmaticamente alla realtà operativa quotidiana, garantendo così conformità normativa e vantaggio finanziario.

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