Parliamo di una questione forse poco dibattuta, ma importante, ovvero l’impostazione del Registratore Telematico (RT) che ritengo possa interessare molti nel nostro settore: come configurare correttamente il RT per la gestione delle vendite di tabacchi, un’operazione non frequente, ma che richiede attenzione specifica.
Tutti i commercialisti sottolineato l’importanza di una corretta impostazione del RT per evitare possibili disguidi fiscali.
Quale è il codice IVA adeguato per la configurazione del Registratore Telematico il vecchio Registratore di Cassa?
Ne parliamo per la corretta emissione dei documenti commerciali relativi alla cessione di tabacchi.
La risposta a questa domanda è particolarmente importante per chi, come me, si trova a gestire tali operazioni. La vendita di tabacchi è soggetta al regime IVA monofase, come stabilito dall’art. 74 del DPR 633/1972, e pertanto è esclusa dalla necessità di certificazione dei corrispettivi secondo quanto previsto dall’art. 2 del DPR 696/1996. Questo significa che tali operazioni possono essere considerate “fuori campo IVA”, un dettaglio non trascurabile per la corretta gestione fiscale delle nostre attività.
Per risolvere questa specifica esigenza, si può ricorrere alla codifica del Registratore Telematico (la cassa) utilizzando il codice Natura “N2”. Questa indicazione proviene direttamente dalle FAQ per la fatturazione elettronica pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, un riferimento autorevole e affidabile per tutti gli operatori del settore.
Utilizzando il codice “N2”, è possibile anche rispondere a eventuali richieste specifiche dei clienti riguardanti la certificazione di prodotti esclusi dalla certificazione fiscale, come i valori bollati o i contrassegni telematici, che non sono considerati cessioni di beni secondo l’art. 2 del DPR 633/1972.
E’ essenziale consultare il proprio consulente fiscale per valutare attentamente le implicazioni contabili legate a queste registrazioni. È importante ricordare che l’importo ottenuto dalla vendita di questi prodotti non costituisce un ricavo per l’esercente, ma piuttosto un incasso. Per il tabaccaio, la remunerazione deriva dall’aggio sulla vendita; quindi, è l’aggio a rappresentare il vero ricavo dell’operazione.
Questa distinzione è cruciale per una gestione contabile corretta e per evitare possibili complicazioni fiscali.
La corretta impostazione del RT, dunque, non solo facilita la conformità alle normative vigenti, ma contribuisce anche alla trasparenza e alla correttezza delle transazioni commerciali.
Quello che ho scritto è ciò che ho capito in merito a questo argomento. Non è in alcun modo un sostituto di un consulto di tuo professionista incaricato e specializzato allo studio di questa materia. E’ solo uno spunto di riflessione.