Con l’introduzione dei pagamenti tramite piattaforma PagoPA per la Giustizia Tributaria, molti rivenditori si ritrovano con un credito residuo nel borsellino elettronico del Contributo Unificato Tributario (CUT) non utilizzato. Questo credito, accumulato prima del progressivo passaggio a PagoPA, può essere rimborsato, ma sono necessari alcuni passaggi.
Nuove Modalità di Pagamento e Riduzione del Credito nel Borsellino
Sebbene il passaggio definitivo ai pagamenti tramite PagoPA non sia ancora completato e dipenda dall’emanazione di un Decreto del MEF, molte transazioni per il CUT stanno già avvenendo tramite questa piattaforma. Questo cambiamento ha ridotto notevolmente l’uso dei valori bollati telematici, lasciando alcuni rivenditori con un credito inutilizzato nel loro borsellino elettronico.
Condizioni per la Richiesta di Rimborso
L’articolo 17 della Convenzione in vigore, la quale scadrà il 31 ottobre 2024, stabilisce che i rivenditori possono richiedere il rimborso alla Direzione Provinciale dell’Agenzia competente per vari motivi, tra cui:
- errore nell’operazione di ricarica;
- errore nella stampa dei contrassegni;
- credito residuo in caso di cessazione dell’attività;
- guasto del terminale di emissione.
Procedura per l’Istanza di Rimborso
Il modello di istanza di rimborso, disponibile in fac-simile, deve essere compilato in ogni sua parte e corredato degli allegati richiesti. Nel caso in cui i clienti abbiano ormai adottato il sistema PagoPA, è possibile richiedere il rimborso del credito residuo nel borsellino Contributo Unificato Tributario selezionando l’opzione “Erronea ricarica”. Sarà necessario allegare il contrassegno originale stampato per azzerare il credito.
Si consiglia inoltre di specificare nelle Note del modello che l’importo non è stato utilizzato a causa della preferenza della clientela per il pagamento tramite PagoPA.